Mai come in questa stagione ho richieste di tazze di porcellana per tisane e the, perché resta un piccolo lusso, una coccola, poter sorseggiare la bevanda a temperatura giusta, nel modo giusto!
Ricordo che da bambina rientravo infreddolita da scuola e mia nonna aspettava che togliessi il cappotto per farmi accomodare nella sua sedie preferita, accanto alla stufa a legna, poi mi porgeva una tazza non di the ma di cioccolata fusa, una delizia!
Oggi si ha poco tempo, non ci ferma, non si segue il rituale del the, che è cosa non da poco, come si usa nei paesi anglosassoni e in oriente.
Eppure di domenica, durante un pomeriggio uggioso o nebbioso, tiriamo fuori il servizio bello, riempiamo la teiera di acqua bollente e lasciamo che l'infuso di prepari, aggiungiamo due pasticcini ed ecco un momento particolare, intimo, rigenerante!
Mia madre temeva di rompere delle tazze del suo servizio buono, e allora nonna le diceva: carlotta, pensa, se rompi una tazza te ne rimangano ben altre 11!
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